eBike - 11 domande 11 risposte
Nella rivista online mtbcult.it, Gianni Biffi, uno dei titolari del negozio Pro-M di Milano, ci risponde a 11 domande per usare al meglio un eBike.
1. Pianificazione dell’uscita: quali strategie adottare?
Le cose più importanti da conoscere quando si studia un’uscita sono la lunghezza del percorso e l’altimetria relativa.
Considerando che con una batteria da 400WH si possono percorrere (con il 1° livello di assistenza Eco o Low) da 100 a 140 Km in pianura oppure da 1500 a 1800 metri di dislivello positivo su 50-60 Km è ovviamente molto importante stare all’interno di questi parametri con una tolleranza attorno al 10-20% per avere la sicurezza di non rimanere senza batteria.
Si può ovviamente programmare una sosta pranzo in un rifugio dove si potrà chiedere di ricaricare la batteria (avendo l’accortezza di portare nello zaino il caricabatteria): in circa un’ora si potrà ricaricare circa il 50-60% della batteria (la ricarica completa della batteria dura dalle 2 e mezza alle 3 ore) e aumentare così la lunghezza della vostra escursione.
2. Quale modalità di assistenza selezionare? E quando?
Solitamente il primo livello di assistenza (Eco o Low) è più che sufficiente per farvi divertire in montagna facendo un buon allenamento fisico senza andare mai fuori soglia o affaticare particolarmente l’apparato cardiocircolatorio.
I livelli di assistenza superiori possono essere usati solo in presenza di particolari rampe o di uno stato di affaticamento tenendo ben presente che la batteria avrà ovviamente una durata più breve. La durata della batteria con il livello d’assistenza più alto può ridursi anche del 60-70% in confronto al livello d’assistenza più basso: tenetelo sempre ben presente!
3. Come cambia la pedalata e come si affrontano eventuali salite ripide?
La pedalata più conveniente è quella “tonda” e cioè regolare e senza strappi.
In caso di ri-partenze su salite particolarmente impegnative o su terreni scivolosi è consigliabile, ove possibile, mettere la bicicletta di traverso sul sentiero per riuscire a guadagnare quel minimo di abbrivio necessario a puntare poi decisamente sulla linea di massima pendenza; in queste occasioni è consigliabile non alzarsi sui pedali, ma sfruttare l’assistenza del motore elettrico per poter mantenere una velocità costante.
4. Come cambia la guida in discesa?
Il peso del motore e della batteria posizionati in basso e in mezzo alle ruote conferiscono alle e-Mtb un baricentro ancor più favorevole della vostra Mtb muscolare.
Questo significa avere le ruote molto più “incollate” al terreno, grazie anche al maggior peso, ma soprattutto una migliore conduzione della Mtb che vi darà la sensazione di essere molto più sicuri che sulla vostra Mtb muscolare.
Dato che le velocità sono normalmente superiori a quelle a cui siete assuefatti, prestate più attenzione a una eventuale caduta che potrebbe avere conseguenze diverse da quelle a cui siete abituati.
Ecco il resto delle domande e risposte su mtbcult.it
Foto: Bosch eBike Systems
1. Pianificazione dell’uscita: quali strategie adottare?
Le cose più importanti da conoscere quando si studia un’uscita sono la lunghezza del percorso e l’altimetria relativa.
Considerando che con una batteria da 400WH si possono percorrere (con il 1° livello di assistenza Eco o Low) da 100 a 140 Km in pianura oppure da 1500 a 1800 metri di dislivello positivo su 50-60 Km è ovviamente molto importante stare all’interno di questi parametri con una tolleranza attorno al 10-20% per avere la sicurezza di non rimanere senza batteria.
Si può ovviamente programmare una sosta pranzo in un rifugio dove si potrà chiedere di ricaricare la batteria (avendo l’accortezza di portare nello zaino il caricabatteria): in circa un’ora si potrà ricaricare circa il 50-60% della batteria (la ricarica completa della batteria dura dalle 2 e mezza alle 3 ore) e aumentare così la lunghezza della vostra escursione.
2. Quale modalità di assistenza selezionare? E quando?
Solitamente il primo livello di assistenza (Eco o Low) è più che sufficiente per farvi divertire in montagna facendo un buon allenamento fisico senza andare mai fuori soglia o affaticare particolarmente l’apparato cardiocircolatorio.
I livelli di assistenza superiori possono essere usati solo in presenza di particolari rampe o di uno stato di affaticamento tenendo ben presente che la batteria avrà ovviamente una durata più breve. La durata della batteria con il livello d’assistenza più alto può ridursi anche del 60-70% in confronto al livello d’assistenza più basso: tenetelo sempre ben presente!
3. Come cambia la pedalata e come si affrontano eventuali salite ripide?
La pedalata più conveniente è quella “tonda” e cioè regolare e senza strappi.
In caso di ri-partenze su salite particolarmente impegnative o su terreni scivolosi è consigliabile, ove possibile, mettere la bicicletta di traverso sul sentiero per riuscire a guadagnare quel minimo di abbrivio necessario a puntare poi decisamente sulla linea di massima pendenza; in queste occasioni è consigliabile non alzarsi sui pedali, ma sfruttare l’assistenza del motore elettrico per poter mantenere una velocità costante.
4. Come cambia la guida in discesa?
Il peso del motore e della batteria posizionati in basso e in mezzo alle ruote conferiscono alle e-Mtb un baricentro ancor più favorevole della vostra Mtb muscolare.
Questo significa avere le ruote molto più “incollate” al terreno, grazie anche al maggior peso, ma soprattutto una migliore conduzione della Mtb che vi darà la sensazione di essere molto più sicuri che sulla vostra Mtb muscolare.
Dato che le velocità sono normalmente superiori a quelle a cui siete assuefatti, prestate più attenzione a una eventuale caduta che potrebbe avere conseguenze diverse da quelle a cui siete abituati.
Ecco il resto delle domande e risposte su mtbcult.it
Foto: Bosch eBike Systems